Individuare metrica per misurare indipendenza consiglieri (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 mar - L'abolizione del comitato esecutivo, decisione presa la scorsa settimana dal cda di Telecom Italia, e' un "fatto gravissimo nella storia della nostra societa'" e creera' "al di la' di chiunque sara' il ceo che uscira' dall'assemblea di aprile un monarca assoluto privo di ogni forma di confronto e contraddittorio". Asati ritiene "indispensabile" la costituzione di un comitato controllo investimenti e costi composto da cinque consiglieri (ad e quattro indipendenti, di cui tre delle minoranze), per "evitare un assoluto accentramento di poteri" nelle mani del nuovo ceo. In merito ai consiglieri indipendenti, che costituiranno la maggioranza del prossimo consiglio di amministrazione Telecom, i piccoli soci ritengono debba essere individuata "una adeguata ed effettiva metrica per la verifica dell'effettiva indipendenza dei consiglieri", attraverso la misurazione delle azioni compiute dagli amministratori. "Solo il numero di vere proposte strategiche e industriali durante tutti e tre gli anni di mandato - proposte che non perseguano gli interessi solo di Telco e in particolare di Telefonica, come invece e' avvenuto negli ultimi sei anni - sono secondo Asati la vera e unica misura del comportamento del nuovo consigliere indipendente'. L'ipotesi di un potenziale accordo con Gvt in Brasile e' un primo potenziale esempio di come si potrebbero presentare delle nuove proposte di interesse di tutto l'azionariato della societa', sottolinea l'Associazione. Per quanto riguarda la professionalita' dei nuovi consiglieri, Asati spiega che oltre a esperti di finanza o accademici, "sarebbe indispensabile" un "significativo numero di ingegneri che conoscano la tecnologia e il business nel settore dell'Ict". |